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Kazakistan

Modello integrato di gestione dell’ictus

Attraverso progetti internazionali tra cui l’iniziativa Angels, possiamo fare di più per salvare la vita dei pazienti.
Angels team 29 maggio 2019

Improving the quality of care for stroke patients is one of the priorities of Kazakhstan’s health system, therefore the training of doctors and nurses is a priority, writes Dr Zauresh Akhmetzhanova.



Ogni anno in Kazakistan più di 40 mila persone vengono colpite da ictus. Cinquemila di quei pazienti muoiono entro 10 giorni dall’insorgenza dei primi sintomi, e lo stesso destino toccherebbe ad altri cinquemila entro il primo mese. Dopo aver riconosciuto la portata di questo problema, il Centro di coordinamento repubblicano per problemi di ictus del Kazakistan ha avviato nel 2016 un nuovo programma denominato “Tabella di marcia per l’implementazione del modello integrato di gestione degli ictus nella Repubblica del Kazakistan”. 

Uno dei più importanti indicatori della qualità dell’assistenza sanitaria è la percentuale di pazienti colpiti da ictus ischemico sottoposti a terapia di ricanalizzazione. In Kazakistan, questa cifra si è attestata al 3,3% alla fine del 2018. Il significato di questo indicatore è enorme e dimostra che i nostri pazienti purtroppo non rientrano nella “finestra terapeutica” per diversi motivi, tra cui la bassa densità di popolazione del Paese (meno di 6 persone per chilometro quadrato) e il dato di fatto che i pazienti tendono a cercare aiuto medico da 6 a 72 ore dopo l’insorgenza dei primi sintomi di ictus. 



Di recente, i neurologi del Kazakistan hanno avuto l’opportunità di studiare le migliori pratiche nel fornire assistenza medica ai pazienti colpiti da ictus in occasione del seminario “Train the Trainer” dell’Iniziativa Angels in Germania. Il corso di due giorni consisteva in vari moduli sulla gestione pre-ospedaliera, ottimizzazione del percorso in fase iperacuta, processo decisionale, imaging TC, gestione fase post-acuta e monitoraggio della qualità. L’impatto è stato quasi immediato. 

La dott.ssa Marta Ismailova, neurologa dell’ospedale regionale di Atyrau, ha partecipato al seminario nel febbraio 2019. Al suo ritorno, ha iniziato a introdurre nuovi protocolli decisionali nelle operazioni di routine presso il suo centro ictus e ha iniziato a vedere i risultati quasi immediatamente. Il primo paziente idoneo da quando sono stati introdotti i nuovi protocolli è stato trattato con un tempo dall’ingresso in ospedale all’inizio del trattamento di 34 minuti. Il pieno recupero del paziente significava che poteva essere dimesso senza alcun deficit neurologico. In una regione con una popolazione di oltre 600 mila persone con circa 1.300 ricoveri per ictus acuti ogni anno, la dott.ssa Ismailova è sicura che i nuovi protocolli la aiuteranno ad avere un impatto significativo. 

Migliorare la qualità dell'assistenza ai pazienti colpiti da ictus è una delle priorità del sistema sanitario del Kazakistan, per questo motivo la formazione di medici e infermieri è una priorità. Attraverso progetti internazionali tra cui l’iniziativa Angels, possiamo fare di più per salvare la vita dei pazienti.

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