Siamo lieti di annunciare che, negli ultimi mesi, la Romania ha attraversato un periodo ancora più proficuo in termini di espansione della rete per l’ictus e del programma nazionale.
In una delle nostre precedenti edizioni sul percorso Angels, abbiamo parlato delle difficoltà affrontate dalla Romania, un paese in cui, nel 2015, solo l’1% dei pazienti con ictus aveva accesso al trattamento nelle stroke unit. Abbiamo menzionato gli incredibili progressi riscontrati dopo l’ingresso nella comunità Angels attraverso la candidatura, la segnalazione e il supporto di oltre una dozzina di ospedali in grado di eseguire la trombolisi; ciò ha posto essenzialmente le basi per la creazione di una rete per l’ictus in Romania.
Avendo riconosciuto la necessità di risolvere l’allarmante aumento di pazienti colpiti da ictus acuto che ogni anno sono circa 60.000, il Ministero della Salute e la Società di neurologia della Romania hanno recentemente definito un progetto nazionale che prevede l’istituzione del trattamento interventistico per l’ictus ischemico acuto in tutti i reparti di emergenza della contea all’interno del paese.
Con l’implementazione di questo progetto, a partire dal 1° gennaio 2019, la Romania assisterà probabilmente alla più rapida espansione della rete per l’ictus a livello europeo: i centri per l’ictus verranno triplicati, passando da 14 a oltre 40 nell’arco di appena un paio di mesi.
Naturalmente, un’espansione così rapida comporterà grandi obblighi tra cui: il coinvolgimento di nuovi centri nella comunità per il trattamento dell’ictus, standardizzazione e implementazione del protocollo nazionale per l’ictus in ogni ospedale, formazione di medici e infermieri, supporto amministrativo e innumerevoli altri aspetti.
Durante questo entusiasmante periodo, l’Iniziativa Angels continuerà naturalmente a svolgere il proprio ruolo fornendo supporto a tutti i livelli possibili. A novembre di quest’anno, organizzeremo il secondo workshop dell’iniziativa Angels, insieme alla Società di neurologia, per assistere i nuovi ospedali lungo il percorso che li renderà operativi nel trattamento dell’ictus.
Quello che sembrava un percorso impossibile, partito da uno stato iniziale di disperazione, si è evoluto e trasformato in un piano concreto per la creazione di una rete per l’ictus a livello nazionale con il coinvolgimento di tutti i principali operatori in un circolo virtuoso.
Altre notizie estremamente interessanti ci comunicano che l’ospedale della contea di Arad, in Romania, è diventato il 14° centro ad eseguire la trombolisi ai pazienti con ictus ischemico acuto idoneo, dopo il trattamento del primo paziente avvenuto a luglio. Altri due ospedali della Romania (il centro per le emergenze della contea di Cluj Napoca e la clinica ospedaliera per le emergenze di Oradea) hanno recentemente ottenuto lo Stato Oro nell’ambito del programma di premi ESO Angels, e presto, molte altre strutture riceveranno tale premio.
L’effetto valanga è già visibile, con un concreto supporto da tutti i settori: società di neurologia, servizi di emergenza, radiologi e persino i mass media.
Siamo profondamente impressionati dalla dedizione e dallo sforzo profuso da tutte le parti coinvolte, in particolare dalla Società di neurologia sotto la guida della dott.ssa Christina Tiu, per avviare questa conversazione con il governo rumeno attraverso la presentazione di motivazioni convincenti basate sui dati del ResQ e del Registro nazionale rumeno allo scopo di ottenere l’approvazione di questo progetto.
Siamo orgogliosi di partecipare a questa iniziativa nazionale che continueremo a supportare in ogni modo possibile. Luci puntate sulla Romania.