Florence Nightingale è stata, tra l'altro, istruttrice di infermieri durante una guerra. Nel 2020/21 la sua memoria è stata onorata attraverso un’iniziativa di formazione comprensiva per gli infermieri addetti alla cura dell’ictus e per il personale dei servizi medici di emergenza dell’Europa orientale.
L’anno scorso, una pandemia ha aumentato il numero di ricoveri negli ospedali in tutto il mondo. Ciò non ha ridotto il tempo e gli sforzi dedicati dagli operatori sanitari ad altre malattie e patologie, tra cui l’ictus. Pertanto, un gruppo di consulenti Angels ha deciso di offrire una formazione internazionale, completa e personalizzata agli infermieri specializzati nella cura dell’ictus e al personale dei servizi medici di emergenza provenienti da 9 Paesi: Russia, Ucraina, Moldavia, Georgia, Kirghizistan, Kazakistan, Uzbekistan, Armenia e Bielorussia.
La formazione internazionale per gli infermieri si è svolta per migliorare le conoscenze e le competenze del personale infermieristico nei reparti per pazienti con accidente cerebrovascolare acuto. L’obiettivo della formazione era quello di potenziare la conoscenza dei diversi aspetti della gestione dell’ictus e facilitare il processo decisionale nonostante gli ostacoli che gli infermieri si ritrovano ad affrontare quotidianamente.
Per prendere parte alla formazione internazionale per gli infermieri, questi dovevano prima completare l’eLearning “Certificato di infermiere dalla stroke unit” sul sito web dell’Iniziativa Angels. La formazione internazionale per gli infermieri consisteva in quattro sessioni di 2 ore tenute in 4 giorni diversi per ciascun Paese.
Oltre nozioni specifiche sull’ictus, c’erano anche informazioni sulla terapia intensiva, sul corretto supporto nutrizionale per i pazienti, una dimostrazione pratica sul posizionamento e la gestione di sonde e cateteri, nonché sull’autogestione amministrativa e psicologica. I corsi sono stati presentati da neurologi, psicologi, terapisti della riabilitazione, infermieri e altri specialisti locali di questi Paesi, che si sono occupati di adattare le sessioni all’ambiente legale locale. Per realizzare questa formazione con un pubblico e un contenuto così diversificato, è stato necessario il supporto di molte persone, incluso un grande lavoro di squadra sul lato tecnico. Sono state implementate diverse innovazioni: le traduzioni simultanee erano disponibili in diverse lingue e sono state offerte ogni volta che era necessario.
I consulenti hanno creato e gestito chat di gruppo per ciascun Paese in un paio di piattaforme di messaggistica, in cui i corsisti potevano trovare informazioni sulla formazione, sul programma, sulle valutazioni delle attività e altri materiali utili. Avevano anche la possibilità di porre domande direttamente ai relatori, che sono rimasti a loro disposizione insieme ai consulenti Angels.
Tuttavia, l’innovazione principale sono state le masterclass in streaming, in cui le nozioni non venivano solamente presentate ma anche dimostrate nella pratica. Ciò ha reso la formazione più interattiva e interessante per gli infermieri, in base a quanto rivelato dal feedback fornito e alla loro partecipazione attiva. In questo modo, le informazioni fornite erano più semplici da comprendere e memorizzare. Queste sessioni sono state organizzate e trasmesse in streaming dall’ospedale ICDC nella città russa di Kazan.
Tutto è iniziato con una riunione del Comitato direttivo, che comprende rappresentanti di tutti i Paesi, tra cui specialisti di spicco, i vertici dei ministeri della salute e gli infermieri senior. La struttura e i contenuti della formazione sono stati elaborati dal punto di vista di ciò che è realmente necessario per il lavoro del personale infermieristico, tenendo conto delle reali esigenze degli specialisti e del team.
Gli infermieri che hanno completato il corso hanno ricevuto un certificato di completamento della formazione approvato dall’Iniziativa Angels ESO.
Oltre a partecipare a tutti e 4 i moduli di formazione, i 15 infermieri scelti per Paese dovevano prendere parte a discussioni, completare delle attività e rispondere correttamente ad almeno l’80% delle domande del test finale. Per i sette gruppi che hanno già completato il corso, una media di poco più della metà degli infermieri ha superato il test. Coloro che non sono riusciti a superarlo dopo diversi tentativi avranno a disposizione sessioni di domande e risposte che spiegheranno loro le domande più difficili affinché possano ripetere il test con successo. Le domande più difficili sono state le stesse per tutti i Paesi. Pertanto, nell’ambito dell’esperienza di apprendimento del team Angels, le domande saranno oggetto di sessioni future, in modo che i partecipanti abbiano le risposte fresche in mente con la possibilità di risolvere ulteriori dubbi.
È stata un’esperienza straordinaria, ma è ancora un progetto in corso sia per gli organizzatori che per gli infermieri. Entrambe le parti si sono impegnate a seguire l’implementazione di queste nuove conoscenze nei loro ospedali, come parte della comunità Angels.
L’interazione ha ribadito il vantaggio di creare un posto per gli infermieri nelle conferenze nazionali sull’ictus, di dare loro spazio sul palcoscenico e una voce affinché siano in grado di proporre e implementare i cambiamenti nei protocolli per una migliore cura del paziente colpito da ictus.
Per saperne di più su questa iniziativa di formazione, leggi una nuova storia che sarà disponibile sul nostro sito web a settembre.