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Repubblica Ceca

Webinar e ciclo di feedback

La formazione e il feedback stanno rivoluzionando le reti pre-ospedaliere e ospedaliere per l’ictus nella Repubblica Ceca, scrive Petr Jaššo.
Angels team 31 ottobre 2017

Un tranquillo martedì sera, il “Paziente A” si sente stanco e decide di andare a letto ad un’ora ragionevole per riposare un po’. È un adulto sano di 49 anni e in lui non vi è nulla di insolito o strano in quella particolare serata. All’1:50 si sveglia e cerca di alzarsi dal letto, ma immediatamente cade a terra. Per fortuna sua madre, che vive con lui, sente un tonfo sul pavimento. Corre nella sua stanza e vede che sta tentando faticosamente di alzarsi in piedi. Chiama immediatamente il servizio di emergenza e richiede l’intervento di un’ambulanza.



Noi (equipaggio dell’ambulanza) arriviamo a casa del “Paziente A” alle 2:11 e lo troviamo steso dietro un mobile in soggiorno. Fino ad alcune settimane fa, la procedura standard da seguire sarebbe stata quella di prelevare il paziente dal suo appartamento, stabilizzarlo e trasferirlo all’ospedale più vicino. Dopo avere partecipato a recenti webinar formativi, siamo stati in grado di riconoscere che il paziente mostrava segni di ictus e quindi la procedura standard non sarebbe stata sufficiente a salvargli la vita.

Entusiasti ed eccitati all’idea di mettere in pratica le conoscenze appena acquisite, sapevamo che spettava a noi affrontare la sfida e agire in fretta, poiché il cervello di questo paziente stava morendo. Abbiamo immediatamente iniziato ad eseguire i test sintomatologici di base FAST PLUS (scheda per ictus) che ci avevano insegnato a fare. La scheda per ictus ci ha aiutato a confermare i sintomi di ictus, raccogliere alcune informazioni fondamentali che sarebbero servite al personale di cura e ci ha guidati nella scelta dell’ospedale in cui trasportare il paziente in base alla gravità dell’ictus. Dopo aver condotto i test, abbiamo individuato l’ospedale più adatto a gestire questo tipo di ictus e abbiamo contattato il centro comprensivo per confermare il prelievo di un paziente con ictus.

Alle 2:39 del mattino, l’ambulanza ha raggiunto il pronto soccorso dell’ospedale universitario di Ostrava nel quale era in servizio un ictusologo pronto a ricevere il paziente. Alle 2:40 il personale della stroke unit ha portato il paziente direttamente nella sala per TC e ha avviato il processo di trattamento del paziente con ictus.



Senza le sessioni di formazione su webinar, probabilmente non saremmo stati in grado di apportare piccole modifiche alla nostra procedura, con un impatto potenzialmente pesante sull’esito del paziente. Ci siamo resi conto e abbiamo capito che vi erano così tante cose che avremmo potuto fare in modo errato. Avremmo potuto non riconoscere i segni dell’ictus, avremmo potuto portare il paziente all’ospedale sbagliato dove forse avrebbe potuto non ricevere alcun trattamento oppure saremmo potuti arrivare all’ospedale giusto senza avvisare il personale del nostro arrivo ritardando enormemente il trattamento del paziente, ma questa volta non è successo.

I webinar formativi che abbiamo frequentato facevano parte di una serie di webinar organizzati dal dott. Bar, dott. Václavík, dott. Holeš e dott. Jaššo in collaborazione con l’iniziativa Angels. Il programma, noto come modello Ostrava, è decollato dopo alcune difficoltà grazie agli sforzi congiunti di Jarmila Lakoma, consulente Angels in Repubblica Ceca, e alcuni esperti. I webinar sono stati lanciati con successo a febbraio 2017. Da allora ha ricevuto un feedback incredibile sia da parte dei medici, collegati alla rete principale di trattamento dell’ictus nella Repubblica Ceca, che del personale dei servizi di emergenza che ha riscontrato un grande valore nel programma. I webinar offrono al personale dei servizi di emergenza l’opportunità di condurre discussioni interattive con i neurologi, porre domande e ottenere chiarimenti su eventuali dubbi, nonché discutere di casi reali e delle difficoltà incontrate sul campo.

Attraverso queste sessioni di webinar formativi, siamo in grado di responsabilizzare il personale dei servizi di emergenza, dimostrando loro di essere parte integrante del processo di trattamento dei pazienti con ictus. In questo modo, diamo loro la motivazione e l’incoraggiamento necessari per andare sul campo e fare la differenza.

Abbiamo anche implementato un ciclo di feedback all’interno del quale i dirigenti dei servizi EMS e degli ospedali dispongono di un indirizzo e-mail dedicato col quale possono segnalare eventuali casi positivi e negativi affrontati. Attraverso questo canale si ricevono rapporti che forniscono aggiornamenti ad esempio sull’adesione ai protocolli concordati, come nel caso del Paziente A, o sull’eventuale rifiuto da parte di un ospedale della rete a ricevere un paziente con ictus per qualche motivo. Ciò fornisce un prezioso feedback sul campo e consente di migliorare la rete.

La formazione su webinar, insieme a feedback aperti e onesti, sta rivoluzionando la nostra rete di assistenza per l’ictus a livello sia pre-ospedaliero che ospedaliero. Questa è la mia motivazione quotidiana: andare là fuori e fare la differenza. Credo davvero che abbiamo offerto a quell’uomo una migliore possibilità di vita.

Autore: Petr Jaššo, who was one of the team members that assisted Patient A.

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