La coordinatrice della stroke unit Janet May del Latrobe Regional Hospital, Victoria, Australia, era già una sostenitrice della formazione con simulazione dell’ictus quando è entrata in contatto con l’Iniziativa Angels nel 2020. Da questo incontro è nata una nuova partnership e la prima formazione con simulazione facilitata da Angels nel maggio 2021 è stato un successo clamoroso.
Latrobe Valley si trova nella regione del Gippsland, nello stato federale del Victoria, Australia, 150 km a est di Melbourne. È nota per la produzione di latte, per le attività di pastorizia e frutticoltura, ma è allo stesso tempo diventata un’area sempre più industrializzata con un’importante disponibilità di energia elettrica a basso costo. La Latrobe Valley ora produce circa il 90% dell’elettricità di Victoria.
Il Latrobe Regional Hospital (LRH) nella città di Traralgon è uno dei maggiori datori di lavoro della regione e si occupa di una popolazione di oltre 260.000 abitanti. Qui nel 2020 sono stati ricoverati 154 pazienti colpiti da ictus e 77 pazienti con attacco ischemico transitorio, e ogni anno esegue una terapia di ricanalizzazione a 20/25 pazienti.
Uno dei reparti medici dell’LRH è classificato come stroke unit primaria, grazie al supporto del medico che dirige l’unità e di un neurologo. La terapia per l’ictus acuto è disponibile 24 ore su 24 attraverso il supporto della rete Victorian Stroke Telemedicine.
Per migliorare i tempi di trattamento per i pazienti colpiti da ictus, nell’ottobre 2019, il coordinatore dell’ictus dell’ospedale e l’esperta di ictus, Janet May, hanno organizzato la loro prima formazione con simulazione dell’ictus presso il Centro di simulazione dell’ospedale. A tal riguardo ha ricevuto il supporto dell’autorità statale per il miglioramento della qualità e della sicurezza in ambito sanitario, Safer Care Victoria, ma anche dalla neurologa ed esperta in formazione con simulazione, la dott.ssa Lauren Sanders del St Vincent's Hospital di Melbourne.
Con Victoria in isolamento a causa del Covid-19, nessuna formazione con simulazione poteva essere eseguita nel 2020. Tuttavia, poco dopo il lancio dell’iniziativa Angels in Australia, a metà 2020, Lindy Bukuya, Responsabile del programma Angels, è entrata in contatto con Janet May. Dopo aver appreso che la formazione con simulazione del codice ictus era un obiettivo chiave dell’Iniziativa Angels e che aiutava gli ospedali a migliorare le loro misure di qualità e, dopo aver analizzato i loro risultati sulla cura dell’ictus, Janet ha colto al volo l’opportunità. L’ospedale regionale di Latrobe ha aderito al programma Angels e sono stati sviluppati piani di formazione con simulazione offerti a maggio 2021.
Lindy e Janet hanno collaborato alla preparazione della simulazione, con il supporto di un neurologo di teleictus e coinvolgendo nuovamente la dott.ssa Lauren Sanders per la sua esperienza nella formazione con simulazione e nel percorso di cura dell’ictus acuto. Ciò ha fatto sì che il processo di simulazione fosse un’eccezionale opportunità “Train the trainer” per Janet, evidenziando così un principio chiave dell’Iniziativa Angels che è quello di infondere sicurezza negli esperti di ictus spingendoli così ad eseguire delle simulazioni. Un obiettivo condiviso ha diretto il progetto, ovvero perfezionare il processo del codice dell’ictus e, infine, migliorare i tempi di trattamento.
Come ha twittato la dott.ssa Sanders, “È stata una giornata fantastica in cui ho lavorato con i colleghi dell’@LRH_Hospital nella loro simulazione multidisciplinare dell’ictus. Un gran saluto alle infermiere Janet e Lindy di Angels per tutto il lavoro di preparazione! #simulazione #ictus.” Janet ha riferito di aver fatto tesoro di idee e informazioni fantastiche; il personale della stroke unit ha acquisito maggiore sicurezza oltre all’ispirazione giusta per svolgere regolari simulazioni dell’ictus nell’ambito della formazione per il pronto soccorso di Latrobe.
Con il continuo supporto dell’Iniziativa Angels e la loro ritrovata sicurezza e passione, Janet e il personale della stroke unit dell’ospedale regionale di Latrobe sono impegnati più che mai a offrire ai pazienti una seconda possibilità di vita.