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Argentina

La nostra prima terapia di ricanalizzazione

Un ospedale argentino ha effettuato la prima terapia di ricanalizzazione endovenosa con un tempo di accesso al trattamento di 41 minuti!
team Angels 4 aprile 2019

Senza dubbio, 24 gennaio 2019 sarà ricordato come una giornata storica nel nostro ospedale, scrive il Dott. Federico Giner di Luis C. Lagomaggiore.



Con circa 11.000 pazienti in cura all’anno, l’Ospedale Luis C. Lagomaggiore è il secondo ospedale pubblico per adulti in ordine di importanza nella provincia di Mendoza, Argentina. Tuttavia, fino alla fine del 2018, non vi era praticata alcuna terapia sistemica di ricanalizzazione per pazienti colpiti da ictus ischemico.

Per fortuna, con il grande sforzo e l’inestimabile sostegno dell’Iniziativa Angels, il nostro personale ospedaliero ha seguito un corso di formazione in merito alla gestione di pazienti colpiti da ictus ischemico acuto per la prima volta in data 18 gennaio 2019. 

È stata una giornata intensa di sette ore, guidata da due dei principali leader nazionali in materia, il Dott. Adolfo Savia e la Dott.ssa Cristina Zurrú. La formazione verteva sulle principali questioni relative alla gestione di questi pazienti e ha trasmesso sia conoscenza che esperienze di vita reale.

Tra le cose più importanti da sottolineare ci sono stati l’impegno e il sostegno ricevuto dal personale ospedaliero; alla formazione hanno infatti partecipato 85 persone provenienti da diversi dipartimenti, fra cui dottori e infermieri delle Unità di Terapia intensiva, Neurologia, Clinica medica, Cardiologia e Pronto soccorso, nonché tecnici di laboratorio e di radiologia, portieri, fino ad arrivare all’amministrazione e al personale dirigente… tutti uniti per il bene comune. 

Al termine della giornata di formazione, è stata eseguita una simulazione in tempo reale. Il team ictus ha eseguito la valutazione e il trattamento di un paziente manichino colpito da ictus, ottenendo un tempo dall’ingresso in ospedale all’inizio del trattamento di 22‎ minuti e 33 secondi – un’impresa che nessuno in ospedale avrebbe mai immaginato fino a quel momento. 

Sapevamo bene, però, che la vera sfida sarebbe stata quella di prestare cure a un paziente vero. A quanto pare, non abbiamo dovuto aspettare a lungo. 

Solo sei giorni dopo, è entrato in pronto soccorso un paziente con ictus ischemico acuto sospetto. I suoi sintomi erano insorti 40 minuti prima. Il codice ictus è stato attivato immediatamente. All’arrivo in Neurologia, il paziente era già stato valutato dal personale del pronto soccorso e gli erano stati praticati due accessi EV periferici. A una rapida valutazione è seguita una TC cerebrale e il paziente è stato immediatamente trasferito nell’unità di terapia intensiva dove ha avuto inizio il trattamento di ricanalizzazione. 

Ed è stato così che… la nostra prima terapia di ricanalizzazione endovenosa è stata eseguita con un tempo dall’ingresso in ospedale all’inizio del trattamento di 41 minuti! Questo tempo migliorerà di certo man mano che il team tratterà più pazienti e acquisirà maggiore esperienza, ma senza dubbio non è male per il primo caso in assoluto con un paziente vero! 

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