Skarżysko-Kamienna Hospital is the only hospital in a small town of 50,000 residents in central Poland, treating approximately 350 stroke patients every year, writes Dr Małgorzata Fudala, Head of the Stroke Unit at the hospital.
Albert Einstein ha notoriamente definito la pazzia come "fare sempre la stessa cosa, aspettandosi però risultati diversi". Questo è chiaro: se si vuole migliorare, si deve iniziare a fare qualcosa in modo diverso. Nel nostro caso, abbiamo optato per questa direzione non appena abbiamo iniziato a condurre il monitoraggio della qualità.
L’ospedale Skarżysko-Kamienna è l’unico ospedale di una piccola città di 50.000 abitanti nella Polonia centrale, in cui ogni anno vengono trattati circa 350 pazienti colpiti da ictus. Da diversi anni, la stroke unit esegue terapie di ricanalizzazione per via endovenosa in pazienti colpiti da ictus con un tasso di trattamento annuo del 10%. Non essendo disponibili dati sulla qualità delle cure o sui risultati del trattamento, abbiamo pensato che stessimo agendo nella giusta direzione.
Alla fine del 2017, abbiamo stabilito retrospettivamente che il nostro tempo medio dall’ingresso in ospedale all’inizio del trattamento (DTT) era superiore a 90 minuti, con il 30% dei trattamenti somministrati dopo oltre 120 minuti. Il nostro buon umore svanì all'istante.
Nello stesso periodo, ci venne offerta l’opportunità di collaborare con l’iniziativa Angels. Il personale della nostra stroke unit ha condotto una sessione di brainstorming con il nostro consulente Angels, che ha portato alla seguente lista di azioni concrete:
- Aggiornare la procedura di ricanalizzazione con particolare attenzione al monitoraggio del percorso del paziente in ospedale e alla supervisione personale del medico.
- Registro RES-Q – inserimento dei dati di tutti i casi di ictus a partire da marzo 2018 ed esecuzione di analisi periodiche
- Conduzione di una serie di corsi di formazione per i servizi di ambulanza
- Simulazione del percorso di trattamento dell’ictus in ospedale - 25 minuti di tempo DTT!
- Possibilità di eseguire il test del rapporto internazionale normalizzato (INR) presso il letto del paziente.
- Introduzione del test GUSS come test di screening standard per la disfagia.
Negli ultimi 6 mesi siamo riusciti ad aumentare il tasso di ricanalizzazione fino al 17% (nel primo trimestre del 2019 - fino al 23%!) e abbiamo dimezzato il tempo medio DTT, portandolo a 47,5 minuti. I fattori più importanti sono stati il monitoraggio della qualità e un cambiamento nell’atteggiamento del team, che ha portato a maggior entusiasmo, un più profondo senso di responsabilità e un migliore lavoro di squadra. I dati del Registro RES-Q ci hanno mostrato cosa abbiamo fatto bene e ciò che invece era necessario migliorare, consentendoci così di ottenere finora 1 Certificato ESO-Angels Gold e 2 Platinum.
Il prossimo passo è quello di ridurre ulteriormente il nostro tempo DTT di altri 15 minuti e partecipare al progetto QASC, che mira a migliorare la cura dei pazienti implementando interventi infermieristici riguardanti iperglicemia, ipertermia e disfagia.
Siamo stati in grado di raggiungere tutto ciò senza ulteriori finanziamenti. Il nostro viaggio verso l’ottimizzazione dell’assistenza ai pazienti colpiti da ictus è appena iniziato. Con il monitoraggio della qualità e la giusta mentalità, siamo certi che continueremo a migliorare.