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Portogallo

L’esperienza di un’assistenza eccellente a Leiria

L’implementazione delle migliori pratiche di trattamento dei pazienti con ictus è da anni una priorità per questo ospedale.
Angels team 4 settembre 2019
It is essential to standardize procedures and practices that involve the entire multidisciplinary team, writes Diana Oliveira.

Centro medico di Leiria

Da diversi anni, l’implementazione delle best practice nel trattamento dei pazienti colpiti da ictus è una priorità per il centro medico di Leiria, dove risorse umane e materiali sono disponibili per il trattamento di questi pazienti 24 ore al giorno. L’accesso all’imaging TC è una priorità per questi pazienti, in quanto consente di prendere decisioni rapide sul trattamento fibrinolitico.

La nostra collaborazione con l’ospedale e il centro universitario di Coimbra attraverso la telemedicina consente inoltre di decidere rapidamente se procedere al trasferimento dei pazienti da sottoporre a terapia endovascolare.

Il trattamento adeguato dell’ictus fa la differenza nella qualità della vita di ciascun paziente e gli operatori sanitari riconoscono la necessità di garantire condizioni ottimali. Risulta quindi fondamentale standardizzare le procedure e le prassi di tutto il personale a livello multidisciplinare, con il supporto delle più recenti linee guida ed evidenze scientifiche.

A tale scopo, l’iniziativa Angels è un partner fondamentale in quanto fornisce gli strumenti necessari per aumentare le competenze del personale, nonché valutare e migliorare le prassi per ottenere risultati migliori in termini di salute. La proposta di collaborazione con l’iniziativa Angels è emersa nel 2018 quando la dott.ssa Marta Goja, all’epoca medico operante in questa unità, l’ha annunciata al personale.

A livello di stroke unit, il primo passo migliore da compiere è quello di riesaminare le conoscenze esistenti sulla cura dei pazienti colpiti da questa patologia. A tutti gli infermieri e medici del team è stato proposto di conseguire la certificazione di infermiere della stroke unit attraverso un corso di e-learning disponibile sul sito web Angels. Composto da 20 moduli di auto-apprendimento, questo corso è stato progettato per migliorare la conoscenza e la gestione pratica dei pazienti colpiti da ictus, affrontando, tra gli altri, argomenti quali patofisiologia, varie patologie mediche associate, fattori di rischio, terapia acuta e riabilitazione.

Oltre a consentire a tutti di seguire il corso online, è stata pianificata una formazione interna basata sui moduli di certificazione per infermieri della stroke unit, che consente di discutere, condividere esperienze e chiarire i dubbi insieme a medici e infermieri. Questa esperienza ci ha permesso di delineare delle strategie in grado di migliorare rapidamente la gestione dei pazienti colpiti da ictus ischemico acuto. Questi incontri hanno inoltre apportato un valore aggiunto a ciascuno di noi, soprattutto in termini di coesione del team, incentrato sull’erogazione di cure di eccellenza.

La condivisione delle nuove conoscenze acquisite nei diversi corsi di formazione e congressi sull’ictus è diventata una pratica comune all’interno del team, in quanto consente a tutti di restare aggiornati sulle best practice basate sulle raccomandazioni nazionali e internazionali.

I professionisti sanitari della nostra unità di terapia acuta, che attualmente include una stroke unit con 8 letti, considerano l’iniziativa Angels un partner leader nella pianificazione e attuazione di strategie volte a migliorare l’assistenza ai pazienti colpiti da ictus, non solo per la qualità della formazione, ma anche per la disponibilità sempre dimostrata dalla consulente Angels, la dott.ssa Claudia Queiroga.

La nostra priorità per il prossimo futuro è il monitoraggio dell’assistenza fornita a tutti i pazienti che entrano nell’unità, attraverso la partecipazione ai diversi progetti promossi dall’iniziativa Angels (RES-Q e QASC), identificando gli ostacoli e le difficoltà di questo processo, nell’ottica di un continuo miglioramento della qualità delle cure. Andremo sicuramente incontro a risultati migliori riducendo la morbilità, la mortalità e la dipendenza dei pazienti dopo l’ictus.

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