Nel giugno 2016, durante uno dei nostri primi incontri Angels, il professor Igor Voznyuk ha mostrato un grande interesse verso l’uso del software Body Interact per lo svolgimento di corsi di formazione presso l’Istituto di ricerca per le cure di emergenza di San Pietroburgo, un grande ospedale multifunzionale, nonché istituto di ricerca e didattica per le facoltà di medicina. In pochi mesi, ha iniziato a svolgere simulazioni insieme al personale usando Body Interact.
Ovviamente, dopo averne sentito parlare, il professor Voznyuk ha mostrato interesse verso un centro di simulazione dell’ictus gestito dal dott. Robert Mikulik e dalla sua équipe a Brno, dove la formazione avviene attraverso la simulazione di casi reali. A novembre 2017 ha visitato il centro di simulazione dove ha tratto ulteriori spunti per migliorare la cura dell’ictus all’interno della propria rete.
Pur sapendo che non sarebbe stata un’impresa facile, il professor Voznyuk era consapevole che la creazione di un centro di simulazione didattico avrebbe migliorato notevolmente la formazione del personale addetto al trattamento dell’ictus nella sua regione.
La sfida consisteva quindi nel convincere le persone giuste sulla validità dell’investimento in un centro di simulazione finalizzato a migliorare la cura dell’ictus a livello regionale e, infine, nazionale.
Il concetto stesso è stato ulteriormente adattato dal modello di Brno alla realtà locale e alle specifiche esigenze.
Il corso è stato infine lanciato il 1° giugno 2018 durante una conferenza dedicata alle cure di emergenza a San Pietroburgo, dove è stato ospitato un simposio sul tema della simulazione.
Il piano prevede di offrire il corso di formazione basato sulla simulazione presso l’Istituto di ricerca per le cure di emergenza di San Pietroburgo, all’interno del quale è possibile emulare al meglio un ambiente ospedaliero e condurre regolari corsi di formazione.
Il corso di simulazione è suddiviso in cinque fasi:
- Fase pre-ospedaliera con intervista completa e valutazione del paziente fittizio in ambulanza, utilizzando il protocollo FAST.
- Trasferimento dei dati dall’ambulanza all’ospedale: comunicazione telefonica e trasferimento diretto del paziente al personale della stroke unit presso l’ospedale.
- Fase ospedaliera dall’entrata in ospedale al trattamento.
- Feedback da parte di osservatori e comitati di esperti.
- Sessione di domande e risposte.
Ai corsi di formazione hanno partecipato membri del personale delle stroke unit di diversi ospedali ed equipaggi delle ambulanze di diversi servizi di emergenza. I partecipanti sono stati divisi in 4 gruppi composti da paziente fittizio (e un parente, se previsto dallo scenario), un equipaggio di ambulanza, un barelliere, un neurologo, un infermiere, nonché osservatori e giurie a cui erano state consegnate delle liste di controllo per il feedback sviluppate dal professor Voznyuk.
All’inizio, solo il paziente fittizio e il parente conoscono lo scenario esatto, sulla base di un caso indicato da Body Interact. Il compito dell’equipaggio dell’ambulanza è raccogliere tutte le informazioni pertinenti, definire una diagnosi del paziente e pre-notificare il personale della stroke unit attraverso un telefono dedicato.
Il paziente viene quindi trasferito in ospedale su una vera barella; là lo attendono il neurologo e l’infermiere. Il trasferimento del paziente dall’ambulanza al neurologo, il colloquio iniziale e la valutazione sono seguiti dall’avvio del caso mediante Body Interact, visualizzato su un grande schermo e gestito da un consulente Angels. Il compito del personale della stroke unit è semplice: definire la diagnosi e trattare il paziente.
Una volta terminata la simulazione, una giuria, composta da quattro responsabili provenienti da diverse stroke unit che hanno osservato il processo, comunicherà il proprio feedback in base alle note e al sistema di valutazione indicato nella lista di controllo dell’osservatore; saranno valutati aspetti quali cooperazione e comunicazione tra i membri del personale e con i pazienti, fattori che causano perdite di tempo e conformità al protocollo. A ciò segue una sessione di domande e risposte che consente di verificare la piena comprensione di tutte le parti coinvolte.
Ai corsi di simulazione, attualmente organizzati una volta ogni tre mesi, parteciperanno tutti i neurologi esperti delle stroke unit della regione. Ma, come tutti i grandi visionari, il professor Voznyuk e il suo personale hanno rivolto lo sguardo verso progetti più grandi, mirando ad organizzare corsi di formazione mensili con il coinvolgimento di altre regioni. È inoltre in fase di valutazione la possibilità di formalizzare questo corso come modulo di elezione per la certificazione nazionale dei neurologi, affinché i partecipanti possano acquisire crediti per la certificazione (soggetta a rinnovo quinquennale secondo il regolamento locale).
Quando si valuta l’idea di creare un centro di simulazione, viene spontaneo pensare che servano grandi quantità di risorse. L’Istituto di ricerca per le cure di emergenza di San Pietroburgo ci insegna invece che tale operazione può avvenire con risorse minime e con alcuni strumenti forniti dall’iniziativa Angels.
Inutile dire che siamo estremamente orgogliosi di far parte di questo movimento, che è sicuramente destinato a cambiare il panorama delle cure per l’ictus in Russia e faremo tutto il possibile per continuare a sostenerlo!
Guarda il video sul centro di simulazione: https://youtu.be/b4VNwWlRhLk (disponibile solo in russo)