Il premio ESO Angels “Spirito di eccellenza” viene conferito a coloro che incarnano l’eccellenza nella terapia per l’ictus, nei rapporti con i pazienti, con gli altri membri del personale ospedaliero e a coloro che si sforzano di elevare gli standard di eccellenza non solo nel proprio ospedale, ma anche all’interno di comunità di maggiori dimensioni.
Quest’anno siamo orgogliosi di segnalare sette eroi della comunità Angels che sono andati ben oltre la promozione della cura dell’ictus.
Richard e Avril
Sposato da appena sei settimane, il quarantenne Richard Roche di Dublino ha subito gli effetti traumatici di un’emorragia cerebrale che, nel 2010, gli ha provocato un grave ictus del tronco encefalico. Avril Halpin, sua moglie e sua grande sostenitrice, ha dichiarato: “I nostri mondi sono stati sconvolti. L’impatto dell’ictus di Richard è stato devastante. Richard è entrato in stato di coma indotto e per mesi i suoi movimenti sono stati appena percettibili.”
L’iniziativa Angels e i loro percorsi si sono incrociati mentre eravamo alla ricerca di un esempio in grado di dimostrare gli effetti di un ictus grave. Volevamo non solo parlare di ictus, ma mostrare al pubblico cosa potrebbe accadere nel caso non arrivassimo in tempo. Il video di Richard e Avril su YouTube ha avuto un tale impatto su di noi che immediatamente ci siamo attivati per contattarli allo scopo di ottenere l’autorizzazione ad usare il loro video nei nostri workshop. Ci è voluto un po’ di tempo, ma con un briciolo di fortuna siamo riusciti a trovarli. Ci hanno immediatamente consentito di usare il filmato e così è iniziato il nostro rapporto.
Abbiamo usato il loro video per la prima volta durante la nostra prima riunione Angels in Germania, a giugno 2016. Ha avuto un effetto sorprendente perché le persone hanno capito immediatamente il significato dell’iniziativa Angels. Da allora, la loro storia non solo ci ha motivato a continuare a fare ciò che stiamo facendo, ma ha motivato anche decine di medici, infermieri e membri degli equipaggi delle ambulanze ad adottare lo spirito Angels e fare la differenza.
Purtroppo, a dicembre 2018 Richard è morto. Il suo spirito vive attraverso di noi e la sua storia continuerà a ispirare l’iniziativa Angels in tutto il mondo negli anni a venire. Essendo stati la nostra motivazione e avendoci ricordato il motivo per cui stiamo combattendo, Avril e Richard hanno ricevuto il premio Spirito di eccellenza 2019.
Dott.ssa Veselina Andonova
MHAT St. Panteleimon, Plovdiv, Bulgaria
Probabilmente la dott.ssa Andonova non lavora nell’ospedale più grande o moderno del mondo, ma ciò non le ha impedito di diventare una fonte di ispirazione per la creazione di nuovi ospedali attrezzati per la cura dell’ictus nella sua regione.
In qualità di responsabile del Reparto di Neurologia presso il MHAT St. Panteleimon di Plovdiv, è considerata una leader sempre pronta ad adottare nuove idee per migliorare la cura dell’ictus. Ciò è dimostrato dal fatto che la dott.ssa Andonova è stata la prima in Bulgaria a curare un paziente con ictus mediante terapia di riperfusione nel 2005. Da allora, non ha mai perso la sua motivazione e oggi è alla guida probabilmente di una delle migliori stroke unit della Bulgaria.
Il suo è stato anche uno dei primi ospedali con cui abbiamo collaborato ad accettare di condurre una simulazione in loco - una delle attività più efficaci che il personale delle stroke unit può compiere per migliorare il proprio percorso - oltre a implementare un monitoraggio obbligatorio della qualità attraverso il registro della qualità RES-Q. Da diversi mesi, il suo dipartimento è stato anche il primo in Bulgaria ad iscriversi al progetto QASC allo scopo di migliorare la terapia post-acuta per i pazienti colpiti da ictus.
Quello che ci ha colpito di più, tuttavia, è l’entità dello sforzo profuso dalla dott.ssa Andonova per gli altri ospedali della sua regione. Pur non essendo una sua responsabilità, ha gentilmente accompagnato il nostro consulente Angels a visitare diversi ospedali che non avevano mai trattato l’ictus prima, trasformandoli in strutture attrezzate per la cura dell’ictus attraverso la formazione, l’incoraggiamento e la motivazione del personale. Inoltre, ha sempre trovato il tempo di condividere le sue conoscenze ed esperienze con chiunque avesse bisogno di supporto, al punto che ora è diventata un’abitudine consolidata per i neurologi di altre città visitare il suo ospedale allo scopo di osservare e imparare come organizzare una stroke unit.
Siamo fermamente convinti che la dott.ssa Andonova meriti questo premio, in quanto è un ottimo esempio di come non sia necessario essere in possesso di un titolo o lavorare in un ospedale all’avanguardia per diventare un leader in grado di infondere coraggio al prossimo. Con la sua motivazione sincera e inarrestabile, ha migliorato la cura dell’ictus non solo nella sua regione, ma anche la cura di molti pazienti in altre parti della Bulgaria.
Il prof. Igor Voznyuk e la dott.ssa Tatiana Kharitonova
Istituto di ricerca scientifica sulla terapia acuta a San Pietroburgo, Russia
A novembre 2017, il prof. Igor Voznyuk e la dott.ssa Tatiana Kharitonova hanno visitato un centro di formazione per la simulazione dell’ictus gestito dal dott. Robert Mikulik e dal suo team presso l’ospedale universitario St. Anne a Brno, nella Repubblica Ceca. Ispirati da ciò che avevano visto, hanno immediatamente iniziato a progettare un corso di formazione simile basato sulla simulazione presso l’Istituto di ricerca per le cure di emergenza di San Pietroburgo, all’interno del quale è possibile emulare al meglio un ambiente ospedaliero e condurre regolari corsi di formazione.
Non sarebbe stato facile, ma sapevano che tale struttura avrebbe migliorato notevolmente la formazione del personale delle stroke unit operanti nella loro regione. La sfida consisteva nel convincere le persone giuste sulla validità dell’investimento in un centro di simulazione finalizzato a migliorare la qualità della cura dell’ictus a livello nazionale. Il corso è stato infine lanciato a giugno 2018 durante una conferenza dedicata alle cure di emergenza a San Pietroburgo, dove è stato ospitato un simposio sul tema della simulazione.
Ai corsi, organizzati una volta ogni tre mesi, parteciperanno tutti i neurologi esperti delle stroke unit della regione. Ma, come tutti i grandi visionari, il professor Voznyuk e la dott.ssa Kharitonova hanno rivolto lo sguardo verso progetti più grandi, mirando ad organizzare corsi di formazione mensili con il coinvolgimento di altre regioni. È inoltre in fase di valutazione la possibilità di formalizzare questo corso come modulo di elezione per la certificazione nazionale dei neurologi, affinché i partecipanti possano acquisire crediti per la certificazione (soggetta a rinnovo quinquennale secondo il regolamento locale, garantendo così la piena copertura nell’arco di appena mezzo decennio).
Quando si valuta l’idea di creare un centro di simulazione, viene spontaneo pensare che servano grandi quantità di risorse. L’Istituto di ricerca per le cure di emergenza di San Pietroburgo ci insegna invece che tale operazione può avvenire con risorse minime e con alcuni supporti forniti dall’iniziativa Angels. Inutile dire che siamo estremamente orgogliosi di far parte di questo movimento, che è sicuramente destinato a cambiare il panorama delle cure per l’ictus in Russia.
Tereza Loučná
Ospedale universitario di Motol, Praga, Repubblica Ceca
L’impegno di Tereza per il miglioramento della cura dell’ictus nella Repubblica Ceca è indiscutibile. Pur essendo capo infermiera presso la stroke unit dell’ospedale universitario di Motol e membro attivo presso la Seconda facoltà di medicina della Charles University, Tereza trova anche il tempo di condividere le sue esperienze e conoscenze nell’ambito di varie attività a supporto dell’iniziativa Angels, cosa che l’ha portata a diventare la prima infermiera e membro femminile del comitato direttivo di Angels.
Tereza lavora senza aspettarsi alcun riconoscimento e ha dedicato innumerevoli ore a organizzare regolari workshop sulla disfagia e sul monitoraggio della qualità per gli infermieri. Si è inoltre offerta volontaria per diventare la coordinatrice del progetto QASC nella Repubblica Ceca e da allora ha contribuito ad organizzare due workshop Angels QASC a livello regionale, ciascuno dei quali ha visto la partecipazione di 80 infermieri e numerosi medici, mentre altri due workshop sono già in programma entro la fine dell’anno. Forte sostenitrice del monitoraggio della qualità, fornisce regolarmente feedback proattivi su SITS, RES-Q e QASC in base al suo utilizzo quotidiano, contribuendo a migliorare la qualità dei dati di molti ospedali che partecipano al processo.
L’iniziativa Angels sta attualmente aiutando Tereza a organizzare un congresso nazionale su temi di natura cerebrovascolare per gli infermieri addetti alla cura dell’ictus. Tale congresso sarà dedicato allo sviluppo e alla diffusione della conoscenza dell’ictus sulla base delle best practice e vi parteciperanno tutte le stroke unit del paese. Questo evento è il primo del suo genere e mira a creare una comunità di infermieri esperti nel trattamento dell’ictus, ispirandoli a partecipare al processo di miglioramento del trattamento dell’ictus a livello nazionale.
L’inarrestabile tentativo di Tereza di responsabilizzare gli infermieri della Repubblica Ceca l’ha resa di fatto la responsabile degli infermieri delle stroke unit del paese, conferendole una posizione di grande rispetto all’interno della società per le malattie cerebrovascolari.
Prof. Dmytro Lebedynets
Ospedale centrale di Ukrzaliznytsya
Nonostante la sua giovane età, il Prof. Dmytro Lebedynets è un medico esperto nel trattamento dell’ictus che ha ampiamente contribuito a migliorare la cura dell’ictus in Ucraina.
Particolarmente interessato alla prevenzione dell’ictus, il Prof. Lebedynets ha avviato la prima campagna nazionale di sensibilizzazione sull’ictus per la quale ha prodotto un video avente lo scopo di istruire le masse sull’ictus e sui relativi sintomi. Questo video, intitolato “Time is Brain” (Il tempo è cervello), è stato trasmesso in prima serata su sette canali televisivi regionali, raggiungendo la maggior parte della popolazione ucraina. Si è anche assunto la responsabilità di tradurre la scala FAST in lingua ucraina.
A ottobre 2018, presso l’ospedale regionale M.V. Sklifosofsky Poltava è stato aperto un centro per la simulazione dell’ictus - il primo nel suo genere in Ucraina e solo il secondo in Europa orientale. Avendo partecipato attivamente alla creazione di questo centro per la simulazione, il prof. Lebedynets ne è diventato il primo istruttore. Il personale delle stroke unit di tutto il paese ha ora l’opportunità di ricevere un’adeguata formazione per migliorare le capacità di cura dell’ictus.
I nostri consulenti Angels locali a Poltava hanno visto di persona come l’addestramento basato sulla simulazione riesca ad aumentare la fiducia dei medici curanti. Molti di loro non avevano mai eseguito una terapia di ricanalizzazione sui pazienti e ora sanno come intervenire.
Siamo grati di avere l’opportunità di collaborare con il prof. Lebedynets, un vero pioniere che ha consentito di innalzare lo standard di cura dell’ictus in Ucraina e mentore per un gran numero di “ictusologi” ucraini attuali e futuri.
Marianne Klinke e Kristín Ásgeirsdóttir
Ospedale universitario Landspitali, Islanda
A dicembre 2017, Marianne Klinke e Kristín Ásgeirsdóttir, infermiere del dipartimento di neurologia dell’ospedale universitario Landspitali (LUH), hanno partecipato all’incontro inaugurale dell’iniziativa Angels sulla formazione per gli istruttori (TTT) a Wiesbaden, in Germania. Essendo il paese più scarsamente popolato d’Europa, quasi tutti i pazienti colpiti da ictus in fase acuta vengono trattati presso l’ospedale LUH, dove è nato circa il 70% dei bambini islandesi.
Nel mese di maggio 2018, il LUH ha riferito di avere iniziato a implementare un nuovo percorso per la somministrazione della terapia di ricanalizzazione sulla base delle competenze acquisite attraverso le varie simulazioni. I risultati parlano da soli: aumento del 296% di pazienti sottoposti a procedure di ricanalizzazione (rispetto al 2014-2016) e riduzione del tempo mediano dall’arrivo in ospedale all’inizio del trattamento (DTT) da 79 a 25 minuti (tempo record: 13 minuti) quando il percorso funziona correttamente.
In questo breve tempo, hanno tradotto e avviato l’implementazione dei protocolli di trattamento clinico relativi a febbre, zucchero e deglutizione (FeSS) in fase post-acuta all’interno della stroke unit. I protocolli sono già stati condivisi sia all’interno dell’ospedale che nell’ambito dell’associazione islandese di pazienti colpiti da ictus e sono state condotte le revisioni necessarie per garantire una migliore conformità alle linee guida.
Questo incredibile miglioramento è ancora più impressionante se si considera che non esiste un consulente Angels dedicato in Islanda: tutto è stato pianificato, valutato e realizzato da queste infermiere subito dopo avere partecipato a un workshop di due giorni.
I risultati ottenuti da Marianne e Kristín ci insegnano che con il giusto spirito e la giusta motivazione, chiunque può apportare un miglioramento duraturo a livello nazionale in grado di salvare molte vite.
Prof.ssa Valeria Caso
Università di Perugia, ex-presidente di ESO
All’inizio del 2016, abbiamo avuto l’opportunità di incontrare la prof.ssa Valeria Caso a Perugia, in Italia, in veste di presidente eletto dell’Organizzazione europea per l’ictus (ESO) per discutere del nostro progetto e dei nostri obiettivi. Abbiamo capito chiaramente cosa dovevamo fare per raggiungere il nostro obiettivo di garantire la migliore assistenza possibile a tutti i pazienti colpiti da ictus, indipendentemente dal luogo di residenza, ma ci siamo anche resi conto che ciò poteva essere realizzato solo ottenendo l’approvazione e il supporto da parte delle società impegnate nel trattamento dell’ictus.
Il risultato è stato piacevolmente sorprendente, poiché non solo ha creduto nel progetto, ma ha anche contribuito in maniera molto più collaborativa di quanto ci saremmo mai aspettati. Le sue idee e azioni ci hanno fatto conoscere l’iniziativa Angels, così come si presenta oggi.
Attingendo alla sua decennale esperienza nella cura dell’ictus, la prof.ssa Caso è stata una costante fonte di guida e informazione. Non solo ha contribuito a definire la nostra missione garantendoci il supporto dell’ESO, ma è andata oltre avviando il progetto di miglioramento della qualità ESO di cui l’iniziativa Angels e il programma di premi ESO-Angels sono componenti fondamentali: un passo molto audace e una forte dimostrazione di fede verso un progetto mai realizzato prima. Non ha mai perso un’occasione per promuovere attivamente l’iniziativa Angels e si è sempre resa disponibile a condividere le sue competenze a supporto delle nostre attività e dei nostri materiali.
Senza di lei, l’iniziativa Angels potrebbe non aver mai spiccato il volo o raggiunto il suo obiettivo iniziale, per non parlare del raggiungimento di una quota di partecipazione di oltre 3.000 ospedali in quasi 100 paesi. Per noi, la prof.ssa Valeria Caso incarna perfettamente lo Spirito di Eccellenza.